27 maggio 2014

Come leggere un libro

C'è leggere e leggere. C'è mia figlia che sta imparando e legge lettera per lettera e declama la parola quando incontra uno spazio. C'è il 47% degli italiani che sa leggere, ma che pur leggendo non è in grado di capire il senso di quello che legge (fonte). C'è chi porta un libro in vacanza d'estate per svago, chi legge per studio, chi dà un'occhiata al giornale al bar o quelli a cui capita di dover leggere un documento prima di una riunione. 
A me piace leggere e leggo spesso. Già tantissimo tempo fa avevo letto qualcosa sulla lettura veloce, imparando ad andare più rapido. Se mi fosse stato domandato "pensi di saper leggere efficacemente un libro?" avrei risposto che si, certamente. Di recente però ho letto "How to read a book" di M.J. Adler e C. Van Doren, e mi sono reso conto di avere avuto diverse lacune, specie nel metodo di lettura, prima di leggere questo libro. E quindi forse avrei dovuto rispondere "spero di si", alla ipotetica domanda precedente.

Ci sono quattro "livelli di lettura":

  • Lettura Elementare
  • Lettura Esplorativa (Inspectional)
  • Lettura Analitica
  • Lettura Sintopica o Comparativa
Il primo livello non necessita di spiegazioni particolari. E' quello che si impara a scuola, quello per cui si sa rispondere alla domanda "cosa c'è scritto?".
  • Il secondo livello, quello della lettura esplorativa è quello che si usa quando si dà un'occhiata veloce. 
Supponiamo di avere tempo limitato per leggere un determinato libro, in quel caso la cosa migliore da fare è sfogliare l'indice, le sezioni, l'introduzione, la copertina, sbirciare qua e la, insomma avere tutte le informazioni possibili sul libro senza di fatto leggerlo
Se fatta correttamente, la lettura esplorativa ci mette in grado di avere svariate informazioni sul libro in questione e quindi di rispondere alle domande "di cosa parla questo libro?", "come è strutturato ?", "è un romanzo, un saggio, o cosa ?". La lettura esplorativa è la miglior lettura possibile in un tempo determinato.
  • Il terzo livello è quello della lettura analitica.
Questa lettura privilegia la qualità: è la migliore possibile quando si ha tempo indeterminato, e va fatta nel miglior modo possibile. Questo è il livello di lettura che ci permette di comprendere i concetti di fondo riportati dal libro. Naturalmente se stiamo leggendo per svago un romanzo in vacanza la qualità della lettura è meno importante rispetto ad un saggio che stiamo leggendo per lavoro o un testo di studio.

In questa fase occorre classificare, radiografare il libro. Per fare questo bisogna:

- sapere che genere di libro si sta leggendo e bisogna saperlo al più presto possibile durante la lettura, preferibilmente prima ancora di iniziarla
- poter descrivere il l'interezza del libro in poche parole, al massimo poche frasi. Lo stesso anche per le parti principali del libro, spiegare come sono organizzate a formare l'intero libro e come sono relazionate fra di loro
- capire quale è il problema che l'autore si è posto o sta considerando
- trovare le parole chiave e attraverso queste capire cosa vuol dire l'autore:
Significa oltrepassare l'ambiguità delle parole ed arrivare all'esatto significato che l'autore vuole trasferire. Per esempio se io scrivo "sale", cosa voglio dire ? il condimento, il plurale di "sala" o la terza persona presente del verbo salire ? Va dedotto dal contesto, dal filo conduttore. Andare oltre le parole e capire cosa l'autore vuole comunicare è fondamentale.
- evidenziare le frasi o passaggi più importanti e scoprire il significato da attribuire loro in base a cosa vuol dire l'autore.
- individuare o costruire gli argomenti di base contenuti nel libro con frasi presenti nel libro. Collegare le frasi fra loro, dato che queste potrebbero essere sparse all'interno di uno o più capitoli o sezioni del libro.
- individuare le soluzioni proposte dall'autore, ovvero quali sono le risposte o considerazioni agli interrogativi o argomenti che hanno spinto l'autore a scrivere il libro

Valutare se le risposte sono soddisfacenti ed esaurienti, quest'ultimo elemento è fondamentale per eventualmente muovere critiche. Per farlo infatti:

- bisogna essere certi di aver compreso prima di dichiararsi d'accordo, in disaccordo o di sospendere il giudizio (già Plutarco lo suggeriva)

- se ci si dichiara in disaccordo, assicurarsi prima di avere una altrettanto ragionevole opinione in disaccordo, e farlo in modo ragionevole, obiettivo e mai tendenzioso
- dimostrare di avere a cuore la differenza fra conoscenza della materia ed opinioni personali (ovvero: non criticare perché non si è d'accordo per partito preso)

Ancora piu nello specifico, le aree su cui muovere eventuali critiche potranno essere:

- dimostrare che l'autore non è informato
- dimostrare che l'autore è male informato
- dimostrare che l'autore è fuori dalla logica
- dimostrare che l'analisi o tesi dell'autore è incompleta

In altre parole il "non sono d'accordo / non mi è piaciuto" è un parere personale, piuttosto che una critica ben strutturata.

  • Il quarto e più evoluto livello di lettura è quello della lettura sintopica. Si chiama anche comparativa perché si svolge su più libri, e li mette in relazione rispetto ad uno specifico argomento che tutti toccano. 
A questo livello si analizza non più un libro ma un argomento. E' qui che si matura una prospettiva, che può anche non essere contenuta in nessuno dei libri, ma che si viene a formare in base ai diversi punti di vista esposti dai diversi libri. La lettura sintopica è la più attiva ed è quella che richiede lo sforzo maggiore. E' quel livello in cui ci si costruisce una opinione personale, suffragata da quello che si è letto. 
Per intenderci, se voglio sapere la ricetta del risotto alla milanese posso fermarmi alla prima ricetta che leggo o posso decidere di leggerne una decina (non credo sia difficile trovare una decina di varianti): probabilmente alla decima inizierò a vedere quelli che sono gli elementi condivisi e quelli variabili. E magari posso decidere di sostituire un elemento variabile con un altro ancora basato sulla mia esperienza. Il risultato sarà un piatto (sperabilmente) buono, la cui ricetta non era nella sua totalità nessuna di quelle della decina che ho letto.

Se ci si imbarca in questa fase bisogna documentarsi su quali sono i libri/testi/ le fonti disponibili e procedere a comprendere cosa ha da dire ogni autore (vedi terzo livello), isolando quelli che sono i punti rilevanti e comuni a tutti i testi
Ipotizzare questi punti come se fossero delle domande (esempio, sempre sul risotto alla milanese: il riso di che tipo deve essere ? si mette o non si mette mezzo bicchiere di vino ?)
e cercare le risposte proposte dai diversi libri
Qui si capisce che non siamo più alla lettura, qui siamo al lavoro alla costruzione della conoscenza, e sono il primo a dire che non sempre è necessario farlo. Dipende da cosa si cerca, ma alle volte anche una prima ed unica ricetta può fare al caso nostro (mi torna in mente perfezione vs produttività). In alcuni casi però è essenziale farlo.

Complicato ? Forse si. Ma per fortuna per un romanzo è sufficiente lasciarsi assorbire dal libro senza troppi pensieri! Questo libro spiega molto bene ed in dettaglio come trarre il massimo nel minor tempo possibile da qualsiasi libro.


How to read a book: libro in inglese | libro in italiano | ebook (solo inglese) 

1 commento:

  1. Sull'analisi letteraria - "Sono note le varie risorse che offre l’analisi letteraria: prestare attenzione alle parole che si ripetono o che si distinguono, riconoscere la struttura e il dinamismo proprio di un testo, considerare il posto che occupano i personaggi, ecc. Ma l’obiettivo non è quello di capire tutti i piccoli dettagli di un testo, la cosa più importante è scoprire qual è il messaggio principale, quello che conferisce struttura e unità al testo." (Franciscus - Evangelii Gaudium)

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