6 marzo 2015

Come dire "non hai capito niente" in modo elegante (ed efficace)

Ci sono quelle situazioni in cui qualcuno proprio non capisce (o non vuol capire) ciò che si sta cercando di spiegare. In base al contesto si passa dal "non hai capito niente, sei un cretino" a formule più eleganti, ma il rischio è di perdere in efficacia.

Se io dico

l'iniziativa X deve essere rivista alla luce dei fattori 1 e 2 ed adattata nei tempi e nelle modalità
e qualcuno mi risponde che 
allora siamo d'accordo che possiamo dare via all'iniziativa X
che c'è qualcosa che non va è evidente. Che fare ? Darla vinta e dichiararsi d'accordo con il riassunto o irrigidirsi e sputare un "ma non hai capito un tubo!" ? Sarebbe partita persa in ogni caso.

Una delle migliori tecniche per far notare a qualcuno che non ha capito assolutamente nulla di quello che si è detto è domandare scusa di essersi spiegato male. 
Ti domando scusa. Scusa perché se questo è quello che hai capito, sono stato io ad essermi spiegato male. Visto che questo non era ciò lo che intendevo. Intendevo invece...
Ci sono situazioni professionali o più o meno formali durante le quali non si vuole o non si può mettere sulle I tutti i puntini che si vorrebbe. Non ricordo nemmeno dove ho appreso questa tecnica, ma per certo nel corso degli anni ho la ho usata e riusata, trovandola sempre efficace. 

In sintesi, invece di rispondere "no, guarda, non hai capito un tubo", dire "chiedo scusa, devo essermi spiegato male perché quello che mi sembra essere stato recepito non è assolutamente quello che intendevo", è molto meno diretto, è cortese ed efficace, specie al momento in cui, con il pretesto delle scuse, si spiega di nuovo il concetto originale, semplificando ed eventualmente utilizzando delle metafore.

Evidentemente non sono l'unico che usa questa tattica, dato che Stefano Quintarelli in parlamento ha ottenuto un bel risultato in un modo molto simile:



"non sono stato capace nelle ultime settimane di spiegarne l’utilità e di convincere della importanza...", inizia. Poi spiega e fa una bella metafora calcistica alla portata di tutti, e conclude ancora con "Non sono riuscito a convincere il Governo di questo indirizzo, dell’opportunità di entrare nel merito...". 

Risultato: la camera fa proprio l'emendamento, che viene approvato all'unanimità.


E se funziona in parlamento, funziona anche in ufficio, in riunione, a pranzo coi parenti.

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