I principi sono sette, ed per ognuno un capitolo lo enuncia, espande, spiega, contestualizza e fa diversi esempi pratici. Incidentalmente la lettura è scorrevole e piacevole.
I sette principi sono
- Start with certainty - Partire dalla certezze
- Anticipate - Anticipare
- Transform - Trasformare
- Take your biggest problem and skip it - Considerare il più grosso problema e scavalcarlo
- Go opposite - Andare in controtendenza
- Redefine and reinvent - Ridefinire e reinventare
- Direct your future - Dirigere il futuro
Partire dalle certezzeSembra illogico, ma molto spesso si usano come come base di partenza punti sui quali ci sono poche certezze. Vi sono alcune tendenze che sono prevedibili, altre che lo sono molto meno, e quelle piu facili da prevedere (naturalmente) sono quelle sulle quali abbiamo certezze. Alcune tendenze sono cicliche (si vendono più gelati d'estate) , altre sono lineari (più si invecchia, piu bisogna fare attenzione alla salute), alcune sono solide (hard) e sono quindi prevedibili e succederanno certamente, altre sono aleatorie (soft) e non sappiamo se o come accadranno.
Il punto è prendere in considerazione quelle sulle quali abbiamo controllo o certezze (es: il passare del tempo, l'invecchiamento o la crescente potenza di calcolo dei computer eccetera), considerare se sono cicliche (stagionali, ad esempio), o lineari ( altro esempio, la popolazione sulla terra è crescente) e basarsi il piu possibile su dati e tendenze certe. E questo vale non solo per nuove iniziative o nuove attività che vogliamo far partire; vale anche per quello che gia stiamo facendo, che va rivisto regolarmente alla luce delle tendenze di cui abbiamo la certezza. Una recensione del libro che guarda a questo capitolo si trova qui.
Considerare il più grosso problema e scavalcarloSi scoprirà poi che non era quello il vero problema. Molto spesso nel realizzare piani, iniziative, nell'eseguire le strategie ci si scontra più prima che poi, con un problema o con qualcosa di inaspettato. Quello che normalmente si fa è confrontare il problema, cercare di capire come risolverlo o neutralizzarlo. Nulla di meno opportuno secondo Burrus. Tanto vale continuare sulla propria strada come se il problema non esistesse, e successivamente si scoprirà che il vero problema era un altro.
Nel libro è riportato l'esempio di Ely Lilly, la farmaceutica, che all'avvicinarsi della scadenza della licenza esclusiva sul Prozac (grossa fonte di fatturato per l'azienda), per migliorare i propri profitti dopo la fatidica data si mette alla disperata ricerca di un nuovo farmaco best-seller, scontrandosi con il problema di non avere fondi necessari ad assumere tutti i ricercatori necessari a portare a termine le ricerche necessarie ad individuare un nuovo farmaco = nuova fonte di fatturato.
Si scoprì, dopo, che il vero problema non era assumere nuovi ricercatori, ma semplicemente risolvere alcuni rompicapi molecolari, questione poi risolta con il crowdsourcing, rompicapi risolti e profitti futuri assicurati (un meno telegrafico riassunto di questa storia si trova in questa recensione).
Al di la, ribadisco, della lettura piacevole è encomiabile l'esercizio finale: l'autore fa una prova su se stesso ed applicando tutti i sette principi bene enunciati nel libro individua - partendo da tendenze certe - una nicchia di mercato. Poi anticipa, trasforma, va in controtendenza, scavalca il problema, reinventa e dirige il futuro della iniziativa, per alla fine trovarsi con una azienda che funziona!
- Flash Foresight di Dan Burrus: libro cartaceo - versione kindle
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