19 ottobre 2013

Obiettivi ? Si, ma S.M.A.R.T. per favore!

Qualche giorno fa, a cena con amici, sono circolate alcune delle solite considerazioni: "devo dimagrire", "vorrei andare a dormire prima la sera", "dovrei mangiare più sano". Tutte considerazioni più che valide per una cena fra amici, io stesso ho dichiarato che "devo fare moto più regolarmente", e su ogni spunto la discussione è stata piacevolissima. Non ho potuto fare a meno di pensare con colpevolezza a quanto vaga sia stata la mia dichiarazione sul riprendere la corsa: non ho detto SE effettivamente lo avrei fatto, QUANDO avrei iniziato, QUANTO a lungo mi sarei proposto di farlo, e nemmeno PERCHE' avrei dovuto far spazio a questa attività. In pratica non ho rispettato nessuno dei canoni dell'obiettivo perfetto, che invece dev'essere:


SMART, dall'inglese Specific, Measurable, Achievable (fattibile), Relevant (rilevante), Time-Bound (definito nel tempo). Se manca uno di questi attributi non è un obiettivo concreto.
Specifico: Deve essere chiaro di cosa si tratti, qual'è l'ambito di applicazione. Nel mio caso, "fare moto" è piuttosto vago, gia "andare a correre" va meglio. Se non si ha specificità il rischio è poi di non sapere bene a cosa ci si riferiva, quindi fraintendimenti. In azienda dire "dobbiamo migliorare", non vuol dire niente. Migliorare il fatturato ? La qualità del lavoro ? La dislocazione degli uffici ? Il problema dell'assenteismo ? 
Meglio quindi essere più specifici possibile.

Misurabile: L'obiettivo si deve poter misurare, sopratutto per capire se è stato raggiunto o no. Se dico "devo andare a dormire prima la sera" ho detto abbastanza poco. Prima rispetto a cosa ? Già dicendo "andare a dormire almeno entro le 23" è facile stabilire se è fatto o no: alle 23.01 sono ancora in piedi ? obiettivo mancato. Alle 22.59 sono a letto ? obiettivo fatto. In ufficio, stesso discorso: si vara una iniziativa che prevede "il coinvolgimento di un numero importante di clienti". Importante quanto ? Dieci, mille ? Molto meglio definire l'iniziativa come di successo "se coinvolge almeno cento clienti". Erano in 99 ? Obiettivo mancato per solo l'1%. Erano in 101 ? Obiettivo fatto e superato!

Achievable/Fattibile: Nel mio caso, non corro da mesi e non ho mai corso nella vita più di 10km, se dovessi darmi l'obiettivo di correre una maratona (42km) entro il mese prossimo significa non avere la minima possibilità di raggiungerlo. L'obiettivo dev'essere realistico. Deve essere qualcosa che si ha la possibilità di controllare, altrimenti è un desiderio, più che un obiettivo. Io lavoro in una multinazionale, se mi dessero l'obiettivo di "incrementare il fatturato", mi piacerebbe poterlo e saperlo fare, ma la verità è che si tratta di qualcosa che da solo nella mia posizione posso influenzare solo in piccolissima parte. Al contrario, se fossi responsabile di un portafoglio clienti, probabilmente sarei già più in controllo di un incremento di fatturato proveniente da questi.

Rilevante: Nel mio caso è importante per la mia salute che io faccia del moto, quindi è rilevante che io faccia del moto, correndo se ritengo sia il modo migliore o più comodo. Sul lavoro, se la direzione è quelle di aumentare il fatturato, un obiettivo di stampare meno carta non è rilevante (lo sarebbe se si prende in considerazione la direzione di ridurre l'impatto ambientale di un'azienda), mentre l'obiettivo di migliorare l'efficacia della forza vendite è sicuramente più appropriato e rilevante in questo caso.
L'obiettivo deve essere allineato ad una direzione nella quale è importante che si vada.

Temporalmente definito:  Il classico "smetterò di fumare" è un buon obiettivo, rilevante sicuramente per tutti i fumatori. Ma dev'essere definito nel tempo. "Entro quando ?" bisogna chiedersi. Altrimenti dire "smetterò, si, ma non ho detto da quando, lo farò dal mese prossimo" è una validissima scusa. Dire "smetterò a partire da lunedì" è più realistico.
Stesso per obiettivi piu vicini al mondo del lavoro, vogliamo "incrementare il fatturato del 5%", va bene (anzi, va benissimo, abbiamo anche specificato di quanto vogliamo aumentarlo, assicurandoci la misurabilità), ma entro quando ? Nel prossimo anno ? Nei prossimo cinque anni ? Il 5% ogni anno ? Se non si sa entro quando si rischia di perdere l'attributo di misurabilità, invalidando così l'obiettivo.
E' fondamentale sapere con quali tempi l'obiettivo dev'essere centrato. 

Un obiettivo che ha tutti e cinque questi attributi, S.M.A.R.T. è un obiettivo ben definito. Se ne manca uno solo, molto probabilmente è un desiderio o una dichiarazione di intenti.

P.S. 
Per la cronaca, ho deciso di correre due volte alla settimana, per almeno mezz'ora in tutti i giorni in cui non piova e per tutta la stagione invernale, perché è importante per la mia salute.

2 commenti:

  1. Trovo molto interessante questo post sugli obiettivi S.m.a.r.t. e se mi consenti lo vorrei sfruttare nelle trattative con i miei clienti. Grazie. Orietta

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    1. ma ci mancherebbe. oltretutto non è un concetto che ho inventato io, quindi usa pure!

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