20 gennaio 2014

Piccola guida alle tecniche di manipolazione

Chi non ha mai sognato almeno una volta di riuscire a manipolare gli altri come ogni tanti si vede nei film ? Sogni a parte, e mettendo da parte anche quello che si vede nei film, la manipolazione è una realtà, e conoscerne le dinamiche di massima può essere interessante in più di una situazione. 
Pur non essendo completamente esaustivo, mi è piaciuto questo articolo, di cui riassumo qualche elemento:
A Beginner’s Guide to Managing Manipulation
In linea di principio la manipolazione è una forma di comportamento/comunicazione mirata ad indurre qualcuno a credere a qualcosa, e di conseguenza a comportarsi in un certo modo, che va a vantaggio di chi manipola. 
Consapevolmente o meno tutti usiamo tecniche di questo tipo. In alcune situazioni deliberatamente, in altre inconsciamente. In qualche caso la manipolazione è anche innocente, benevola; chi, come me, ha figli abbastanza piccoli sa come comportarsi per far credere ai propri figli piccoli all'esistenza di babbo natale: è manipolazione, anche se non ci vedo nulla di male. La manipolazione sfrutta alcune vulnerabilità che ciascuno di noi ha, la paura di qualcosa, la compassione, il bisogno di piacere, l'incapacità di dire di no, una bassa autostima o un ego smisurato, l'immaturità, l'innocenza, l'impulsività, la cupidigia o altre che in parte variabile fanno parte del nostro essere persone. I bambini sono innocenti e non contemplano il fatto che qualcuno possa imbrogliarli. Abbiamo compassione di un mendicante. Chi più, chi meno abbiamo bisogno dell'approvazione, di piacere agli altri, del loro riconoscimento. In alcune situazioni ci costa una gran fatica dire di no. Alle volte prendiamo decisioni d'impulso, in modo emozionale ed irrazionale. E così via, ognuno ha le sue vulnerabilità, tutti ne hanno almeno un infinitesimo di molte, e la maggioranza degli adulti sa come conviverci in armonia.

Secondo l'articolo, sono quattro i principali tipi di manipolazione. Naturalmente la lista non pretende di essere esaustiva, anzi ho ripreso un vecchio libro che ho letto -male e tantissimo tempo fa-, Piccolo trattato di manipolazione a uso degli onesti, e la questione è ben più articolata. Lo rileggerò, prima o poi, per il momento ecco la lista dell'articolo citato:
Aggressione / Intimidazione
Questo tipo di manipolazione sfrutta la nostra vulnerabilità nei confronti della paura, mirando a farci sentire male in questo senso. 
Un camion ci tampona ed un guidatore grande, grosso e molto arrabbiato scende dal mezzo ed inizia ad inveire contro di noi. A meno di non essere molto più grossi di lui e di essere risoluti a risolvere la questione su questo livello, è facile sentirsi a disagio, indipendentemente che in linea di massima chi viene tamponato ha ragione e chi tampona ha torto.
Che fare: non cascarci, rimanere neutrali.
Invalidazione
E' quando qualcuno, deliberatamente, ci ignora o fa commenti indiretti al fine di invalidare la nostra autostima e farci dubitare di noi stessi. 
In USA  l'attenzione al cliente da parte del personale di sala è altissima, specie nei ristoranti che cercano di darsi un certo tono. Ero li a cena assieme ad amici, ed uno di loro per scherzo all'ennesimo "va tutto bene?" del -forse eccessivamente- premuroso cameriere, ha risposto "no, non va affatto bene. chiama il tuo manager". Il povero ragazzo è letteralmente sbiancato, tanto che ci siamo premurati a tranquillizzarlo che era solo uno scherzo (evidentemente di cattivo gusto), facendo mille scuse e lasciando una lauta mancia a fine cena. Un perfetto esempio di invalidazione (oltre che di scherzo da non fare).
Che fare: anche qui, restare neutrali. Se si accetta l'invalidazione il manipolatore ha vinto. Non difendersi, perché difendersi avvalorerebbe la tesi dell'invalidatore, al contrario riprendersi il proprio valore. Nel caso dello "scherzo" appena raccontato avrebbe potuto essere qualcosa del tipo "se c'è qualcosa che non va sono pronto a risolverla. sono in grado di risolvere qualunque problema senza dover scomodare il mio manager." 
Adulazione
Al contrario dell'invalidazione, l'adulazione sfrutta il bisogno, comune a quasi tutti, di piacere, di essere voluti bene, accettati, in fin dei conti validati. Premesso che fare complimenti non è di per se una cosa cattiva e che provare piacere a riceverli nemmeno, se la cosa è mirata alla manipolazione, naturalmente diventa negativa al momento in cui ci rende vulnerabili a "ricambiare il favore" facendo o dicendo qualcosa di altrettanto carino, ma magari vantaggioso solo per l'altro. 
Che fare: restare neutrali, esattamente come sopra, ovvero semplicemente ringraziare evitando di farsi verbalmente trasportare da qualche altra parte. O, in alternativa uscire allo scoperto "mi stai adulando perché hai bisogno di qualcosa, è così ?"; in questo caso l'altro potrebbe cambiare tecnica, diventando per esempio aggressivo, che sarà solo una prova della manipolazione in atto.
"Povero me"
Questa mira alla nostra pietà nei confronti di chi sta peggio di noi. 
Tanto tempo fa passavo tutte le mattine uscendo da casa ad un semaforo ed il lavavetri ed io ormai ci conoscevamo di vista e ci salutavamo. Quando potevo gli davo sempre qualcosa, lo chiamavo "amigo", come lui chiamava me. Era molto educato. Il semaforo era praticamente sotto casa mia ed una volta dopo aver parcheggiato lui mi ha fermato e mi ha raccontato che se ne sarebbe andato via per un po' perche suo padre in Marocco stava male. Gli ho detto che mi spiaceva molto per suo papà e che gli auguravo ogni bene. Ha aggiunto che per partire avrebbe preso un bus e che gli servivano ancora dei soldi per il biglietto. Mi ha chiesto, per favore, centomila lire giurando che al suo ritorno me le avrebbe ridate, specificando se volevo e se potevo, e di pensarci su la notte se preferivo. Insomma la mattina dopo gli ho prestato queste centomila lire e lui dopo poco è scomparso. Mi sono da subito convinto di essere stato manipolato. Piu passava il tempo e piu ne ero convinto, a piu amici lo raccontavo e piu mi confermavano la cosa nei termini di: "lui è stato furbo, ha raccontato una storia che stava in piedi, ha capito che a te centomila lire non cambiavano la vita, probabilmente ha fatto la stessa richiesta ad un sacco di persone come te ed è andato via magari con due o tre milioni e in fondo tu dandogli le centomila lire ti sei sentito bene a fare una buona azione". Questa versione ha retto meglio del racconto del mio "amigo" ed è stata una solida verità per un anno buono. Fin quando lui non è ritornato e non appena mi ha visto mi ha chiamato per ridarmi le centomila lire, porgendomi un mazzetto di banconote da diecimila. Mi sono commosso della sua buona fede, gli ho spiegato che avevo pensato ad un raggiro ("no no no amigo, io promesso"), che non volevo più le centomila lire indietro ("no amigo, tu prendi" anche se non ha insistito piu di tanto e poi le ha tenute), e che mi spiaceva per suo papà morto. Qualcuno ha insistito sul raggiro perche era molto probabile che io non avrei mai voluto i soldi indietro, ma io penso che sarebbe stato piu facile per lui non tornare piu a quel semaforo e resto convinto della genuinità della sua storia. 
Se così non fosse stato, se non fosse mai tornato, se avesse solo cambiato città, o zona sarebbe stata una manipolazione perfetta, sfruttando la mia pietà per chi sta peggio di me.
Che fare: intanto avere pietà di chi ha problemi è una cosa giustissima. Intanto non tutti quelli che "povero me" non sono dei manipolatori. Bisogna cercare di discernere la situazione se genuina o meno, offrire un supporto in ogni caso, almeno fino al punto di esprimere empatia, ma restando fermi su eventuali richieste con le quali non siamo a nostro agio.

In linea di massima, reagire poco, riconoscere la manipolazione in corso e , quando potenzialmente dannosa, non farsi coinvolgere. Restare sempre consapevoli su come ci si sente, e nel dubbio dichiarare il proprio disagio o il fatto di sospettare la manipolazione. Ricordiamoci che un certo livello di manipolazione c'è quasi sempre e non tutte le volte è male: la comunicazione quando si vuole ottenere è sempre un po' manipolatoria e non c'è niente di male.

3 commenti:

  1. consiglioni proprio
    scopri la tua ragazza al letto con un altro ? rimani neutrale
    ti rubano la macchina e hai perso le chiavi di casa ? rimani neutrale
    non respiri ? rimani neutrale

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  2. premesso che non perdere il controllo e restare in controllo sarebbe la cosa migliore anche nei casi che citi, per gli esempi che porti non si tratta di manipolazione.

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