24 novembre 2013

Più sbagli meno sbagli

Concetto base e relativo grafico:
Quando hai poca esperienza fai più errori, è normale.
Man mano che l'esperienza aumenta ne farai sempre meno, ed aumenta la possibilità di riuscire. 
In ogni caso, non potremo mai essere assolutamente sicuri di non fare errori e quindi di avere la riuscita assicurata.

Versione narrativa: quello che segue è l'episodio che mi ha fatto pensare a visualizzare e disegnare questo grafico. Il riassunto ed il concetto distillato principale è gia scritto sopra. 
Per i lettori frettolosi, quello che segue è probabilmente superfluo.

Antefatti:
Ho un cane, e come tutti i cani (anche) la sera mangia.
I miei figli, come tutti i bambini, adorano il cane. 
Io, come alcuni genitori, cerco di spiegare ai bambini che esistono dei rapporti di gerarchia fra noi ed il cane ed il momento di dargli da mangiare è un ottimo momento per guadagnare il rispetto e del cane (la questione è più articolata, lo so. gli specialisti mi perdonino la sintesi estrema).
I cani "stimano" molto i portatori di cibo, per questo spesso faccio dare il cibo dai bambini. 

Fatti:
L'altra sera mia figlia (6 anni) stava mettendo i croccantini nella ciotola del cane, per poi portargliela. Aveva da poco ricevuto un libretto che voleva tenere sempre con se. Lo aveva in una mano. Nessun problema a riempire la ciotola con i croccantini con la mano rimanente, al momento però di prendere la ciotola si rende conto che le serviranno due mani - la ciotola è grossa, per un cane grosso-  pensa di dare a me il libretto e chiedendomi di tenerlo rovescia tutto il contenuto della ciotola per terra, risultato: croccantini sferici di circa mezzo centimetro dappertutto. E' molto dispiaciuta, glie lo si legge in faccia, non ce la faccio ad indurirmi. 
Cerco di trasformare l'episodio in qualcosa da imparare, e mentre raccoglievamo i croccantini spiego: che abbiamo imparato una cosa nuova da questa piccola disavventura. Che ora sappiamo che è meglio usare tutte e due le mani per portare la ciotola. Che sbagliare è okay se si impara qualcosa dall'errore, e che se abbiamo imparato che la ciotola può ribaltarsi se tenuta con una mano sola, allora bene, ecco una cosa che sicuramente non succederà mai più. 

Disavventura archiviata, quella sera ho dato io il cibo al cane, dato che era già tardi. 
La sera dopo era chiaro quanto mia figlia bramasse per dare lei il cibo al cane, probabilmente per far vedere che ne sarebbe stata capace (anche se non era necessario, lo ha fatto dozzine di volte, è capacissima), e la prima cosa che mi è passata in mente è stata: se do io il cibo al cane faccio molto prima e non faccio sicuramente danni. In una frazione di secondo però ho pensato che forse la "lezione" era andata a segno, e che probabilmente lei sarebbe stata la persona più indicata a non fare pasticci proprio perché fresca dell'episodio del giorno prima. 

Vado quindi con un "bene, ci pensi tu ? ci ricordiamo come si fa ?" e naturalmente la procedura va a buon fine con soddisfazione di tutti, in particolare del cane.

Penso che non sbaglierà più a portare la ciotola con una mano sola. 
Penso che quell'errore è archiviato, ne succederanno degli altri, nuovi, e che saranno archiviati anche gli altri. 
Penso che più si va avanti con l'esperienza più si scartano tutti gli errori possibili, facendoli; e che di conseguenza aumenta la possibilità di riuscire. 
Mi si materializza il grafico in mente. Lo scarabocchio su un retro di un foglio e trovo sia applicabile in un campo estremamente più generale del semplice cibare un cane.

Mi domando se ho insegnato qualcosa a mia figlia di più del portare la ciotola con due mani, o se sono troppo fissato con il cercare di essere un bravo genitore con la sua deformazione per il miglioramento costante.

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